La dislalia è uno dei disturbi più frequenti nei bambini; è un disturbo a livello di articolazione dei fonemi, per cui i bambini non pronunciano correttamente i fonemi o alcuni gruppi di fonemi. Quando i bambini cominciano a parlare, è normale che non lo facciano senza commettere errori, tuttavia, raggiunta una certa età, il linguaggio dovrebbe perfezionarsi e il bambino dovrebbe migliorare la pronuncia
Possiamo incontrare bambini che già a 3 anni hanno una buona struttura frasale e hanno consolidato una buona articolazione di tutti i fonemi, ma ci sono anche bambini che a 5\6 anni necessitano d’incontrare una logopedista perché alcune lettere non sono ancora articolate in modo corretto.
È importante precisare che la dislalia è considerata un semplice disturbo del linguaggio, in quanto il bambino sente e comprende quanto gli si dice; la sua difficoltà sta esclusivamente nella produzione del linguaggio.
La causa è da attribuire ad alterazioni funzionale od organiche a livello dell’apparato fono-articolatorio (labbra, lingua, denti).
Le cause possono essere:
Capita spessissimo che questi bambini abbiano anche una deglutizione ancora infantile, chiamata deglutizione atipica. Sarà quindi indispensabile affiancare alla rieducazione delle dislalie la correzione della deglutizione. Spesso la famiglia si rivolge alla logopedista spinta dall’ortodontista, il quale intervenendo sulla struttura ossea del palato o arcata, richiede prima un intervento logopedico, per rendere valido il suo impianto meccanico.
In base alle cause, il logopedista potrà proporre una terapia su misura per il bambino. Gli verranno proposti inizialmente esercizi per migliorare la muscolatura fono-articolatoria, poi imparerà a distinguere i vari fonemi a livello percettivo, poi passerà ad articolare in modo tecnico i fonemi in lui fragili, per poi passare alla produzione di parole e frasi. L’uso dello specchio, dell’imparare a curiosare all’interno della propria bocca, a conoscere i nomi dei punti articolatori più funzionali, tipo palato duro, palato molle, creste palatali, punta e corpo della lingua aiuterà molto il bambino anche solo di 4\5 anni, per prendere seriamente quello spazio, senza perdere la parte ludica dell’esperienza logopedica. In questo spazio si gioca molto per mantenere alto l’interesse del bambino e il piacere di provare e riprovare senza cadere della noia o nella frustrazione, perché l’intervento terrà conto dei tempi attentivi del bambino che abbiamo di fronte. Si useranno libri illustrati, storie in sequenze da ritagliare e incollare, perché l’organizzazione e progettazione motoria è alla base della nostra ricerca di coordinazione motoria.
Argomenti Trattati:
apprendimento comunicazione deglutizione Deglutizione Atipica dislalia fonemi linguaggio pronuncia udito