Sig.ra Silvia
Buongiorno dottoressa,
Ho trovato il suo contatto online. Ho un bambino di 7 anni che ha un’adhd lieve(maggiore disattenzione) e ha iniziato la 2°. Purtroppo dall’asl non ci hanno dato nessun sostegno perché dicono che lui  è in linea con la classe e impara ma ha grandi difficoltà di concentrazione. Cercavo infatti qualche terapia che potesse aiutarlo nello sviluppo della concentrazione. Non ci è mai stato consigliato la logopedia ma solo il parent training per noi genitori e per lui delle terapie che possano aiutarlo nella gestione del tempo. Siccome lo aiuto con i compiti, vedo la sua fatica e lui mi racconta che viene spesso sgridato in classe perché si distrae sempre. Inoltre è stato spostato di scuola, dal tempo pieno al ridotto in quanto abbiamo pensato che fosse la cosa migliore farlo uscire prima. L’anno scorso devo dire che le sue maestre hanno fatto di tutto per aiutarlo e lui lavorava soltanto quando aveva 1 maestra accanto, altrimenti non copiava. Quest’anno vedo che le maestre ancora non hanno ben capito come va gestito Giovanni. Infatti ho già chiesto un colloquio per parlarci.  Nel frattempo, le chiedo cosa mi consiglia, quale terapia e il costo?
La ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti,
Silvia

 

Dott.ssa Claudia Antognozzi
Buon pomeriggio
Chi ha pensato di farlo uscire prima da scuola? Perché per le maestre era complicato gestirlo dopo una certa ora? perché lui accusava stanchezza all’uscita (più nervoso, intollerante…)? o perché vi è stato consigliato da uno specialista nell’ambito dell’apprendimento?
Un ADHD lieve dovrebbe essere sostenuto da un percorso terapeutico di natura logopedica per rinforzare la sua labilità attentiva ( rinforzare la capacità di rimanere per più tempo attento sia nell’ascolto sia nello svolgimento di un compito) ed impostare un metodo di studio da utilizzare a casa durante i compiti. Con le maestre si studierà un piano di lavoro che tenga conto delle sue fragilità attentive e si offriranno stimoli più funzionali per Giovanni, (ad esempio: ruoli di responsabilità in classe; richiamarlo all’attenzione coinvolgendolo nella spiegazione di un concetto; verifiche scritte o interrogazioni più creative per lui, dove lo scopo sia quello di tenerlo “simpaticamente” agganciato al compito da svolgere fino alla fine.
I Centri convenzionati, purtroppo non offrono tale servizio quando le fragilità sono lievi (ma vediamo il lato positivo della faccenda…. fortunatamente suo figlio non rientra in quelle classi di gravità).
La invito a rivolgersi ad una logopedista ed avviare un percorso di due volte la settimana (all’inizio) per impostare quanto detto sopra, per poi scalare la frequenza dell’intervento nel momento in cui avrà raggiunto tempi attentivi adeguati ed un maggior controllo sui suoi impulsi. la crescita farà il resto.
Il costo varia da professionista a professionista.
Buon proseguimento
Dott.ssa Claudia Antognozzi