Dislessia e movimenti oculari

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La correlazione tra dislessia e alterazione dei movimenti oculari ha trovato nel tempo conferma.

La dislessia è un disturbo della lettura, che può insorgere anche in persone con intelligenza normale e abilità sensoriali integre. I soggetti con dislessia evolutiva hanno difficoltà a riconoscere e sillabare le parole in modo accurato e/o fluente. Nel caso vi sia una compromissione totale delle capacità di lettura si parla di alessia. Principalmente queste difficoltà di lettura si evidenziano all’inizio dell’esperienza scolastica, ma possono essere rilevate già nei primi anni di vita, ad un occhio esperto. Possiamo avere lo stesso disturbo anche in età adulta, come conseguenza di un ictus, demenza o lesione cerebrale. Tra le cause della dislessia sono stati individuati alcuni fattori ambientali, ma soprattutto una predisposizione genetica.

Sono stati fatti studi recenti su bambini con diagnosi di dislessia con un Q.I nella norma e nessun’altra disfunzione neurologica o educativa in grado di spiegare la disabilità nella lettura. Sottoposti a visita ortottica e oftalmologica, ne emerse una correlazione tra dislessia e alterazione oculari a causa di una incapacità di elaborare materiale linguistico.

Si è evidenziata una grande differenza fra un bambino adeguato e un paziente dislessico nella stabilità di fissazione di un bersaglio immobile.

I bambini dislessici effettuano più movimenti oculari (affollamento saccadico) durante la lettura di un testo e il numero delle fissazioni tende ad aumentare, soprattutto in presenza di parole lunghe o meno comuni, in quanto deve tornare più volte sulle parole per poter decodificare e comprendere, andando così a modificare la fluenza della lettura.

La saccade è un movimento rapido dell’occhio, eseguito per portare la zona d’interesse a coincidere con la fovea (piccola porzione della retina, in cui è massima l’acuità visiva).

Durante la lettura, gli occhi si spostano continuamente da una parola a quella successiva, per acquisire e quindi elaborare le informazioni contenute nel testo. I movimenti saccadici hanno un ruolo decisivo nella lettura, in quanto permettono agli occhi di spostarsi nei diversi punti della riga ed inoltre di andare a capo alla riga successiva.

Le pause di fissazione, tra un movimento saccadico e l’altro, sono altrettanto importanti in quanto avviene il PROCESSO INFORMATIVO, fase in cui avviene la DECODIFICAZIONE DELLE LETTERE che costituiscono le parole.

Per quanto riguarda i movimenti d’inseguimento, questi non intervengono durante la lettura, ma si ritiene che l’abilità nel controllo e nella precisione dei pursuit, sia strettamente correlata alla capacità di eseguire i movimenti saccadici fini richiesti nella lettura.