E’ la perdita della capacità di comporre e/o comprendere in modo adeguato il linguaggio, a causa di lesioni in aree cerebrali deputate alla sua elaborazione (aree di Broca e Wernicke). In base all’area colpita dalla lesione l’afasia può essere distinta in due tipologie:
E’ un disturbo motorio del linguaggio che deriva da una lesione di tipo neurologico che coinvolge la componente motoria del linguaggio ed è caratterizzata da una scarsa capacità articolatoria dei fonemi, quindi il soggetto comprende il linguaggio e vorrebbe esprimere dei contenuti logici, ma non ci riesce perché ha problemi nell’articolare i fonemi, non riesce a parlare bene e neanche ad emettere suoni non linguistici. La comprensione del linguaggio scritto e orale resta integra. La lesione è in una delle varie strutture anatomiche che permettono di parlare, come ad esempio alcuni muscoli della testa e del collo. Il paziente si rende conto di avere una patologia.
E’ presente anche l’aprassia bucco-facciale: il paziente non riesce ad eseguire movimenti indicativi con bocca, faringe, lingua o muscoli del collo.
Quando la disartria progredisce o si ha una totale perdita della capacità di linguaggio si passa ad una anartria. Il paziente non riesce a parlare, ma riesce bene ad aprire e chiudere la bocca e non ha problemi di protrusione e retrazione linguale.
Progressiva perdita della coordinazione muscolare che quindi rende difficoltosa l’esecuzione di alcuni movimenti volontari. Uno dei sintomi di atassia è la disartria.
Disturbo neuro-psicologico acquisito del movimento volontario caratterizzato dalla perdita degli schemi appresi del movimento, in assenza di segni di lesione del motoneurone superiore o inferiore, di atassia o di disturbi extrapiramidali. Esistono molti tipi diversi di aprassia: aprassia motoria, ideomotoria, acrocinetica, della marcia, costruttiva ecc.
Difficoltà nell’emettere le parole e/o tende ad usare le parole in modo non corretto, ad esempio sostituendole tra loro in una frase e quasi sempre senza rendersi conto dell’errore e del fatto di avere una patologia.
E’ un disturbo che comporta difficoltà nel compiere gesti coordinati e diretti a un determinato fine. Può determinare difficoltà nel linguaggio: mettere in ordine le varie fasi di un racconto e a trovare i termini adatti, poiché perdono facilmente memoria dei passaggi necessari alla sua comprensione. Può essere determinata da un danno cerebrale acquisito in seguito a trauma o ictus o presente dalla nascita se determinata da mutazioni a carico del gene FOXP2. Possono manifestare ritardo nello sviluppo neurologico e/o problemi motori che determinano difficoltà di organizzazione spazio-temporale e difficoltà nel compiere movimenti consequenziali, (prima la biancheria intima, poi i pantaloni, poi la maglia, poi la giacca). Può avere diminuzione della sensibilità tattile.