Esercizi DI MEMORIA E COMUNICAZIONE per pazienti affetti da Alzheimer, dremenza senile o ictus
Per le persone che presentano molti di questi sintomi di perdita di memoria, sarebbe opportuno confrontarsi con il proprio un medico:
- Perdita di memoria che compromette la capacità lavorativa. La dimenticanza frequente o un’inspiegabile confusione mentale può significare che c’è qualcosa che non va.
- Difficoltà nelle attività quotidiane. Potreste preparare un pasto e poi scordarvi di averlo fatto o addirittura servirlo.
- Problemi di linguaggio. A tutti può capitare di dimenticare il nome di una persona o di un luogo, ma è un caso diverso se si tratta di parole semplici o sostituirle con parole non idonee al contesto.
- Disorientamento nel tempo e nello spazio. Ci si può disorientare e non saper più tornare a casa o non ricordarsi come si è raggiunto quel posto.
- Diminuzione della capacità di giudizio. Rendersi conto troppo tardi di essere usciti a fare la spesa con indosso la vestaglia con il pigiama.
- Difficoltà nel pensiero astratto. Diventa sempre più difficile riconoscere i numeri o compiere calcoli.
- La cosa giusta al posto sbagliato. Si possono mettere oggetti in luoghi inappropriati, come il telecomando nel frigorifero e non ricordarsi come siano finiti là.
- Cambiamenti di umore o di comportamento. L’umore cambia all’improvviso senza una reale motivazione, lasciando dentro un forte malessere e disagio.
- Cambiamenti di personalità. Spessissimo la personalità cambia: si diventa aggressivi, a volte sfacciati o volgari. Calo delle inibizioni.
- Mancanza di iniziativa. Si diventa apatici, pigri, svogliati; si perdono gli interessi che prima erano fulcro delle nostre attività.
Tre sono le strategie per intervenire su problematiche cognitive: stimolazione cognitiva, riabilitazione cognitiva, allenamento cognitivo. Quando si parla di STIMOLAZIONE COGNITIVA s’intende un intervento mirato a rallentare il deterioramento cognitivo. Quanto si parla di RIABILITAZIONE COGNITIVA, s’intendono tutti quegli esercizi terapeutici che hanno lo scopo di ripristinare le funzioni cognitive che sono state danneggiate. L’ALLENAMENTO COGNITIVO sono tutti quegli esercizi che hanno l’obiettivo di mantenere e rinforzare il rendimento cognitivo, funzionale per tutte le persone over 65.
Premesso ciò, offro delle attività logopediche che possono essere utili per persona che necessita di rinforzare tali ambiti:
- Trascrivete su un quaderno tutto ciò che può esservi utile: serve a gestire impegni e appuntamenti della vita quotidiana, ma soprattutto a tenere allenate le capacità di scrittura, memoria, ricercatezza di parole, che nel tempo si tende ad abbandonare.
- Per mantenere allenata la “memoria visiva” potete sfruttare un album di foto e ricordare i nomi dei parenti o amici presenti, il luogo e il periodo storico. Carino è poter utilizzare anche la tecnologia scaricando le foto sul vostro PC.
- Se avete una buona “memoria uditiva”, registratevi le canzoni che amate e imparatele a memoria.
- Arricchite e allenate il vostro vocabolario in ogni modo possibile, ad esempio facendo pratica con cruciverba più o meno semplici, o giochi simili. Io invito i miei pazienti a scaricare da Internet il gioco “Il giardino delle parole”, oppure utilizzando foto o registrazioni audio che vi aiutino a ricordare parole e nomi di oggetti, luoghi e persone. Fate poi pratica utilizzando le parole che avete imparato esercitandovi ad utilizzarle nelle appropriate circostanze. Altra cosa simpatica da fare è annotare su un quaderno, tutte le parole che iniziano con la “A” e via via passare a tutte le altre lettere.
- Esprimete con altre parole, il significato di quanto volevate dire, nel caso in cui, la parola che vi sfugge, vi rimane bloccata “sulla punta della lingua”; è una buona strategia per continuare la conversazione.
- Tenetevi sempre aggiornati su quanto accade nel mondo, leggendo i titoli principali di un quotidiano o di una rivista per poterne parlare al telefono con amici o parenti. Avrete sempre a disposizione argomenti attuali ed interessanti per tutti e sarà un ottimo esercizio di lettura, memorizzazione, sintesi e conversazione.
- Tenete a portata di mano la lista dei vostri farmaci per poterli reperire in modo semplice; scrivete anche il quantitativo prescritto dal medico curante, ad esempio:1 pastiglia dopo i pasti. Tenetene la gestione, cioè monitorate se dovete telefonare al medico per farvele segnare perché stanno terminando. Ciò vi fare essere più autonomi e nel tempo diventare una routine ormai assimilata e automatica in futuro.
- Chiedete di segnarvi su un foglio le informazioni importanti che vi vengono date in modo tale, da poterlo consultare quando ne avete bisogno.
- Giocare a scacchi e a carte, sono tutti dei buoni alleati per il mantenimento in forma del nostro cervello.
Consigli per chi affianca il paziente:
Le attività che proponete devono tenere sempre a mente le predisposizioni, gli interessi le passioni della persona; rispettate i tempi del paziente, considerando le sue tempistiche di elaborazione. Domande stimolanti per loro: “in che giorno della settimana, o mese o anno siamo? In che stagione ci troviamo? Dove ci troviamo? In quale città sei nato? Tu sei nato il…? Come si chiamava quel parente che abbiamo incontrato a…? Come fai la pasta al forno? Cosa devo usare per riparare…? Ecc.
Non forzatelo, ma cogliete l’attimo giusto in cui proporgli la vostra attività tenendo conto che l’obiettivo da raggiungere è tenerlo impegnato e “agganciato” ad un interesse senza sottolineargli troppo gli errori che commette o i suoi insuccessi. La condivisione è ciò che regalerà loro serenità.
Attenti alla durata dell’attività, in quanto i loro tempi d’attenzione funzionale è fragile. Incoraggiatelo valorizzando il suo impegno.
Perdere la capacità di comunicare è frustrante e doloroso, sia per loro sia per chi li affianca. L’impotenza abbraccia tutti. Ponetevi con estrema pazienza all’ascolto.