la respirazione

La respirazione è costituita da due fasi

  • inspirazione
  • espirazione

L’inspirazione è una fase attiva nella quale il muscolo diaframmatico si abbassa, aumenta il volume del torace, espande i polmoni e consente all’aria di raggiungere gli alveoli polmonari.

L’espirazione è, invece, una fase passiva nella quale il semplice rilassamento dei muscoli respiratori consente l’espulsione dell’aria.

Per entrambe le fasi, è possibile aumentare i volumi d’aria spostati, impiegando forzatamente tutta la muscolatura respiratoria

L’aria che respiriamo, prima di raggiungere i polmoni, deve passare attraverso le vie aeree: naso, fosse nasali, bocca, faringe, laringe, trachea, bronchi e bronchioli.

Il polmone è l’organo essenziale per la respirazione. La sua principale funzione è di trasportare l’ossigeno al sangue e di cedere anidride carbonica all’esterno. L’aria, cioè l’ossigeno, raggiunge i polmoni attraverso la trachea e i bronchi; questi sono condotti che diventano via via più piccoli sino a terminare in piccolissime sacche chiamate alveoli.

E’ proprio a questo livello che l’ossigeno passa nel torrente circolatorio entrando in contatto con la superficie dei globuli rossi. Queste cellule rappresentano il veicolo per trasportare il prezioso gas a tutti gli organi fornendo un’importante fonte di nutrimento.

 

COSA SUCCEDE QUANDO RESPIRIAMO?

E’ stato calcolato che, ad ogni inspirazione, immettiamo in torace circa mezzo litro di aria e normalmente in un minuto, compiamo dai 12 ai 16 atti respiratori. Quando aumenta la frequenza respiratoria, c’è il rischio che il respiro diventi superficiale e che non garantisca sufficiente ossigenazione.

L’aria dovrebbe sempre essere inalata attraverso il naso, sia per poter essere riscaldata e filtrata prima di raggiungere i bronchi, sia per garantire una buona profondità del respiro.

Ad ogni inspirazione, i nostri polmoni si gonfiano e questo determina un aumento del diametro toracico, anteriormente, posteriormente, lateralmente e verticalmente.

Il lavoro muscolare necessario a tutto questo è svolto principalmente dal diaframma, uno dei pochi muscoli del corpo ad essere unico e posto trasversalmente. Divide la cavità toracica da quella addominale e la sua paralisi rende praticamente impossibile la respirazione.

E’ estremamente importante che, quando sia richiesta una profonda inspirazione, questa avvenga lentamente, per consentire all’aria di raggiungere anche la parte inferiore del polmone, di solito meno utilizzata.

 

TEST CONSIGLIATI

Per la diagnosi di insufficienza respiratoria acuta o cronica ci si avvale di alcuni specifici esami strumentali:

  • L’emogasanalisi arteriosa (EGA), ossia la misurazione dei gas del sangue arterioso (soprattutto ossigeno e anidride carbonica). Si preleva un piccolo quantitativo di sangue arterioso e si invia immediatamente il campione al laboratorio, dove un apparecchio automatico leggerà la risposta
  • La spirometria consente di valutare i diversi volumi respiratori. Il paziente deve respirare all’interno di un tubo collegato a un apparecchio (spirometro) che registra le variazioni dei volumi di aria nei polmoni durante l’inspirazione e l’espirazione. L’esame permette di stabilire se l’insufficienza respiratoria è dovuta a una broncopatia ostruttiva o restrittiva
  • La radiografia, per verificare un eventuale versamento polmonare o un processo infiammatorio broncopolmonare diffuso, l’ingrossamento del cuore o l’enfisema
  • L’esame dell’espettorato serve a individuare lo presenza di eventuali infezioni che possono provocare l’ostruzione delle vie aeree con conseguente insufficienza respiratoria.

 

I farmaci utilizzati sono:

  • Antinfiammatori, per ridurre lo stato d’infiammazione
  • Broncodilatatori, per aumentare il calibro dei bronchi
  • Fluidificanti, per rendere più liquide le secrezioni bronchiali.

La terapia riabilitativa funzionale consiste in una serie di massaggi e di ginnastica (agli inizi passiva, ossia fatta con l’ausilio di appositi macchinari o del terapista, e successivamente attiva). La riabilitazione funzionale consente di recuperare gradualmente il tono dei muscoli respiratori, di facilitare la rimozione di catarro dai bronchi, di riacquistare la giusta frequenza respiratoria e di riabituare il malato a utilizzare il diaframma.

In caso di crisi respiratoria, si ricorre alla somministrazione di ossigeno. La terapia con ossigeno consiste nel far respirare al paziente aria arricchita con ossigeno attraverso respiratori collegati a bombole sotto pressione.

In genere i respiratori sono maschere facciali oppure cannule da introdurre nel naso. Nella quantità di ossigeno da erogare all’ammalato occorre attenersi sempre alla prescrizione del medico. Nell’eventualità di un episodio acuto di insufficienza respiratoria si dovrà erogare subito l’ossigeno.

 

ESERCIZI BASE

Prima d’iniziare gli esercizi di respirazione, è opportuno rilassarsi, per cui troviamo una posizione comoda…iniziando dagli arti, per poi passare al corpo, ai muscoli addominali, del torace, del collo, fino a raggiungere la sensazione di pesantezza delle membra, della testa, delle palpebre, delle guance, del mento e della mandibola.

L’esercizio iniziale consiste nell’inspirare attraverso il naso, lentamente e trattenere per 3 secondi il respiro; poi espirare attraverso le labbra socchiuse, sempre lentamente, come per raffreddare un piatto di minestra. Ripetere per 5 volte, fare una pausa e riprendere.

Familiarizzato con questa consapevolezza e controllo respiratorio, si procede al passaggio successivo: con una mano sul petto e l’altra sulla pancia, prendete un respiro profondo attraverso il naso, assicurandovi che il diaframma (e non il petto) si gonfi di aria sufficiente a riempire quasi completamente sia la parte bassa dei polmoni (respirazione diaframmatica), sia in seguito la parte alta (respirazione toracica più superficiale).

Durante l’espirazione, fate in modo di abbassare prima la mano che è sulla pancia (espirazione diaframmatica) con molta calma e poi abbasserete la mano posizionata sul petto (espirazione toracica)

Fate una pausa di 2-3 secondi dopo inspirazione ed espirazione e poi ricominciate. Fate attenzione, dopo questo esercizio, potrebbe girarvi la testa, per cui non alzatevi velocemente, ma finite le serie di respirazioni, permanete in posizione supina per un po’.

Un giro di 8-10 respiri profondi e lenti al giorno per una durata di 5 minuti porterà ad un abbassamento della pressione sanguigna e all’allentamento significativo delle tensioni.

Questa tecnica di respirazione aumentare la capacità polmonare, allieva dolori mestruali e migliora la digestione. Aiuta anche a regolare il ritmo naturale del vostro cuore.

In seguito, si passa alla seconda parte degli esercizi, cambiando tipo di espirazione. Invece di soffiare fuori l’aria dalle labbra socchiuse, si cercherà di espirare a bocca aperta, emettendo un soffio, che assomiglia al suono “O” eseguito senza fare uscire la voce, come per appannare un vetro.

 

Ecco come applicare la tecnica della respirazione diaframmatica:

  • Siediti in una zona tranquilla.
  • Appoggia la mano destra sul tuo addome e la sinistra sul petto.
  • Inizia a respirare lentamente e con respiri profondi.
  • Controlla che la mano destra segua il movimento del tuo addome durante l’inspirazione e l’espirazione, mentre la mano sinistra rimane immobile così come il tuo petto.

Ti basteranno 5-10 minuti di respirazione diaframmatica per eliminare le tensioni e godere di una piacevole sensazione di benessere.

Prova a concentrarti sulla respirazione diaframmatica più volte durante il giorno, anche quando sei in metro, a lavoro, in macchina.

Trasforma la respirazione addominale in un gesto naturale: i benefici ti sorprenderanno. La pelle, i capelli, tutto il tuo corpo ne gioverà.

Quando vi sarà facile tale esercizio dovete cercare di creare l’Onda Respiratoria: inspirare gonfiando prima l’addome e poi il petto, per poi sgonfiare l’addome e di seguito il petto.

 

Per espellere l’aria residua nei polmoni (aria priva di ossigeno che permane nella cavità polmonare):

1) inspiro fino a sentire la gabbia toracica che si riempie totalmente

2) trattengo il respiro per alcuni secondi

3) espiro lentamente fino ad non avere più aria nei polmoni, contraendomi con gli addominali o raccogliendo le gambe al ventre buttando fuori contemporaneamente l’aria dalla bocca fino all’ultimo fiato.

 

Gli esercizi respiratori vanno imparati ed eseguiti anche a casa. Questo allenamento migliorerà la capacità di espandere la propria gabbia toracica e quindi dei polmoni e di incamerare aria.

Questo tipo di ginnastica respiratoria deve essere eseguita almeno una volta al giorno.

 

SERIE DA FARE

MANI SULLA PANCIA, supini

  1. a) INSPIRARE DAL NASO GONFIANDO solo LA PANCIA
  2. b) ESPIRARE DALLA BOCCA

ripetere 8 volte

 

MANI SULLA PARTE ALTA DEL PETTO, supini

  1. a) INSPIRARE GONFIANDO solo IL TORACE
  2. b) ESPIRARE

ripetere 8 volte

MANI SUL PETTO, sedute

  1. a) INSPIRARE ALLUNGANDO IN AVANTI LE BRACCIA TESE
  2. b) ESPIRARE RIPORTANDO LE MANI AL PETTO

ripetere 8 volte

  1. c) INSPIRARE ALLUNGANDO IN ALTO LE BRACCIA TESE     
  2. d) ESPIRARE RIPORTANDO LE MANI AL PETTO

ripetere 8 volte

  1. e) INSPIRARE ALLARGANDO LE BRACCIA
  2. f) ESPIRARE RIPORTANDO LE MANI AL PETTO

ripetere 8 volte

 

BRACCIA LUNGO I FIANCHI in piedi            

  1. a) INSPIRARE
  2. b) ESPIRARE PIEGANDO IL TRONCO IN AVANTI

ripetere 8 volte

  1. c) INSPIRARE ALLUNGANDO IN AVANTI E POI IN ALTO LE BRACCIA
  2. e) ESPIRARE RIPORTANDO LE BRACCIA IN FUORI E LUNGO I FIANCHI

ripetere 8 volte

 

MANI DIETRO LA NUCA CON I GOMITI AVANTI

  1. a) INSPIRARE ALLARGANDO I GOMITI
  2. b) ESPIRARE RIPORTANDO I GOMITI AVANTI (chiudi)

ripetere 8 volte

 

MANI SULLE GINOCCHIA

  1. a) INSPIRARE ALLUNGANDO LA GAMBA DESTRA
  2. b) ESPIRARE E TORNARE ALLA POSIZIONE DI PARTENZA

ripetere 8 volte

  1. c) INSPIRARE ALLUNGANDO LA GAMBA SINISTRA
  2. d) ESPIRARE E TORNALE ALLA POSIZIONE DI PARTENZA

ripetere 8 volte

  1. e) INSPIRARE
  2. f) ESPIRARE PIEGANDO LA GAMBA DESTRA
  3. g) INSPIRARE
  4. h) ESPIRARE PIEGANDO LA GAMBA SINISTRA

ripetere 8 volte