Lo sviluppo del linguaggio avviene mediante una successione di frasi che si presentano in un ordine quasi sempre identico per tutti i bambini; a 6 mesi il bambino inizia la fase della lallazione cioè pronunzia ripetutamente semplici sillabe prive di senso; ad un anno comincia ad usare le prime paroline isolate ed a 18 mesi dice le prime frasi di due parole; dai 2 ai 3 anni il bambino è in possesso delle strutture sintattiche fondamentali.

Per la normale successione delle varie tappe di sviluppo del linguaggio sono indispensabili alcuni fattori:

  • FATTORE SOMATICO: lo sviluppo del linguaggio è legato strettamente allo sviluppo motorio generale

 

Sviluppo motorio Sviluppo del linguaggio
1° mese Movimenti involontari e di suzione Primo vagito: poi grida e vocalizzazioni
3° mese Solleva la testa e la mantiene dritta; si appoggia sui gomiti Vocalizzazioni che esprimono sensazioni; inizia il balbettio
6° mese Sta seduto per breve tempo e, se sorretto, gli piace restare in piedi. Si perfezione la prensione delle mani Lallazione caratterizzata da ripetizione di sillabe: pa-pa-pa, ma-ma-ma, ecc. Gli piacciono i giochi sonori
9° mese Cammina con i 4 arti; resta seduto più a lungo. Si arrampica sostenendosi per alzarsi Fase di sosta per assimilare nuove acquisizioni linguistiche: più che comunicare ascolta e memorizza.  Capisce se lo si rimprovera o gli si dice NO
12° mese Sta in piedi e inizia a camminare da solo; migliora l’andatura se sostenuto. Discreta attività motoria manuale Ripetizione di suoni precedentemente ascoltati e memorizzati; pronuncia le prime paroline: mamma, papà, nonna. Capisce un divieto o un ordine verbale semplice
18° mese Beve e mangia da solo. Cammina ma in modo precipitoso per mantenersi in equilibrio e coordinarsi Vocabolario personale arricchito; persistono tracce di lallazione. Inizia la formazione di frasi di 2 parole
24° mese Si muove e corre con maggior sicurezza. Può scendere e salire le scale, ma usa un solo piede Ha acquisito circa 1000 vocaboli. Costruisce piccole frasi
30° mese E’ capace di tenersi in equilibrio su un piede per qualche secondo Le frasi sono maggiormente curate da un punto di vista morfo-sintattico
36° mese Corre senza difficoltà. Scende e sale le scale alternando i piedi Ha acquisito circa 500 vocaboli. La sua sintassi è ben strutturata in una frase completa

 

A 2-3 anni: compare una frase contenente soggetto + verbo + complemento oggetto; suoni presenti    sono P, B, T, D, K, G, M, N, L.

A 3-4 anni: le frasi sono più lunghe (4\ 5 parole) con vocabolario di 800\1500 parole. Suoni presenti S, Z, SCI, SCE, F, V, CI, GI. Aumentano il desiderio di comunicazioni

A 4-5 anni: vengono inseriti i fonemi più complessi R, GN, GLI, SP, ST, SK

Fra i 4\6 anni sono in grado di produrre narrazioni

  •  FATTORI AMBIENTALI: per lo sviluppo del linguaggio occorre che meccanismi potenziali, innati nel bambino, siano sottoposti a giuste stimolazioni dall’ambiente. Le caratteristiche caratteriali del genitori, gli stimoli che sopraggiungono da fratelli maggiori, incideranno molto sullo sviluppo del linguaggio. Bambini che vivono in ambienti sociali privilegiati mostrano quasi sempre una maggiore velocità nello sviluppo del linguaggio, mentre bambini in un ambiente meno stimolante o in istituti, spesso presentano un ritardo di molti mesi. I bambini che semplicemente vivono insieme ai fratelli imparano a parlare più precocemente al confronto dei figli unici.
  • FATTORI COSTITUZIONALI: le bambine parlano più precocemente dei maschi e ciò è dovuto ad un processo di mielinizzazione delle fibre del sistema nervoso ed in particolare di quelle deputate al linguaggio. Altrettanto è frequente osservare in bambini ospedalizzati o sofferenti per malattie lunghe, abbiamo un ritardo nell’evoluzione linguistica.